Forward e Future
I contratti forward e i contratti future sono i due principali tipi di contratti derivati a termine, ovvero contratti che prevedono un accordo tra due parti per la consegna di una determinata quantità del sottostante a un prezzo (il prezzo di consegna) e a una data (la data di scadenza o maturity date). La differenza fondamentale tra il contratto forward e il contratto future è che il forward è scambiato sui mercati non regolamentati (OTC ovvero over the counter) direttamente tra le due controparti.
Da questo deriva che i contratti forward non sono in genere standardizzati e presentano il rischio non indifferente che una delle due controparti non onori gli impegni contrattuali. Per ovviare a questo problema sono stati creati nel tempo i future, ovvero contratti che presentano le stesse caratteristiche elencate sopra per i contratti forward (compravendita di un sottostante a una data futura e un prezzo prestabilito), ma standardizzati e negoziati sui mercati regolamentati. La standardizzazione di questi contratti consente di aumentarne notevolmente la liquidità.
Per tutte le transazioni dei future è prevista una clearing house, ossia una controparte unica che nel mercato italiano è la Cassa di compensazione e garanzia, che si interpone dunque in ogni scambio sui future e garantisce l’operazione, salvo poi rivalersi su eventuali soggetti inadempienti. Proprio per garantire questa funzione è attivo nel mercato dei future il sistema dei margini: le parti in pratica versano da principio un margine iniziale (una “garanzia” in genere in percentuale del contratto e variabile in base alla volatilità del prezzo del sottostante) e dunque un margine di variazione che corregge questa garanzia per utili e perdite potenziali a fine seduta.
Per garantire questo “aggiornamento” dei prezzi interviene ancora la Cassa di Compensazione e Garanzia (o in generale la clearing house del mercato di riferimento) che attua il cosiddetto marking-to market dei derivati, ossia rileva il prezzo di chiusura dei future a fine seduta ed eventualmente chiede degli aggiornamenti nelle garanzie (i cosiddetti margin call).