
Area Imprese
Il sistema economico italiano storicamente si regge sulle piccole e medie imprese. Il dato attuale ci racconta che esistono 5 milioni di aziende sul territorio italiano che si avvalgono di altrettanti professionisti che le seguono nei vari ambiti.
Il sistema impresa resta ancora molto vincolato e concentrato sugli aspetti legati alla produzione ed alla commercializzazione del manufatto. Questa concentrazione ha portato negli anni a trascurare la gestione finanziaria. Si tende, in genere, a trovare soluzioni estemporanee e non a creare una vera e propria gestione finanziaria efficiente.
Esistono almeno quattro aree di miglioramento all’interno della gestione finanziaria dell’impresa; la prima è sicuramente quella della dispersione degli istituti bancari, la seconda è da attribuire al notevole allungamento dei tempi d’incasso legati al circuito committenti/fornitori, la terza dipende da un eccessivo indebitamento e come quarto elemento abbiamo quello della forte dipendenza dal sistema bancario utilizzato come unica fonte di finanziamento.
Il sistema di riforme avviato nel 2012 ha portato l’introduzione di diverse forme di finanziamento d’impresa non ancora efficacemente utilizzate.
Programma Area Imprese
Attività di formazione specialistica ai dipendenti aziendali in materia bancaria e previdenziale
Gestione liquidità – incontri funzionali alla conoscenza del mondo bancario con passaggi approfonditi sulle caratteristiche del conti correnti
Previdenza – educazione e formazione sullo scenario previdenziale per valutare il gap pensionistico.
Asset Protection
Tax Advisory
Pianificazione Patrimoniale e successoria
Risk Management & Rating Advisory
Pianificazione strategica ed economico-finanziaria
Financial Analysis & Monitoring
Gestione ottimale del rapporto Banca-Impresa
Mercati dei capitali per le PMI (Mini-Bond, Crowdinvesting, Venture Capital & Private Equity, AIM Italia Borsa Italiana)
Valutazione d’Azienda e Mergers & Acquisitions (M&A)
Restructuring & Turnaround
La recente crisi economica causata dal COVID-19 ha indotto il Governo a rinviare al 01-09-2021 l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi di impresa e dell’Insolvenza.
La vecchia e la nuova disciplina, pertanto, avranno ancora un periodo relativamente lungo di convivenza.
Pertanto, dal 01/09/2021 entreranno in vigore, salvo ulteriori slittamenti, gli obblighi di segnalazione interni ed esterni collegati alla procedura di allerta.
Tra le principali novità del nuovo CCI, con cui le Imprese dovranno necessariamente fare i conti, spiccano gli obblighi di dotarsi di un assetto organizzativo adeguato ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative (art. 3 c. 2 CCI).
Gli imprenditori di piccole dimensioni, come l’artigiano o il commerciante, diversamente dalle società, non sono obbligati a predisporre un assetto organizzativo che intercetti lo stato di crisi, ciò non di meno, devono anch’essi adottare delle misure idonee.
Alla luce del nuovo scenario normativo che a breve entrerà in vigore, il migliore strumento per evitare di incorrere in sanzioni (oltre che per accorgersi in tempo della esistenza di indici rivelatori di un imminente stato di crisi) rimane la conoscenza del quadro normativo di riferimento, in altre parole: “la formazione”.
La formazione mira ad ottenere maggiore conoscenza del quadro normativo di riferimento, in quanto resta il migliore strumento per evitare di incorrere in sanzione.
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